Di te si può sapere tutto per mezzo di un social – network? Non saprei, sono istintivamente riservato ma non troppo, riguardo alla mia vita privata; per il resto, ci provo a mettere online le novità, sulla mia pagina fb, i video sul mio account youtube, qualche canzone su myspace, e via dicendo… oddio forse non sono il massimo della “comunicazione”, chi mi conosce bene magari direbbe che sono un po’ distratto e poco attento a questo genere di cose, ma pian piano mi ci sto applicando… in teoria mi piace comunicare; in pratica sto prendendo ripetizioni in merito .
Ti è mai capitato di tralasciare i tuoi componimenti per far passare semplicemente il Tempo? Certamente, sono sempre stato convinto del fatto che il tempo sia un fratello, potente alleato dal quale lasciarsi a volte cullare, a volte spingere a fare in fretta… che ci sia un tempo per tutto, anche per lasciarlo scorrere, guai se così non fosse, drammatico se non disponessi di un piccolo rifugio reale o interiore che sia, dove poter esorcizzare con calma e neanche troppo velata pigrizia le mie cose personali, il mio piccolo universo nel quale esaminare, ponderare ogni cambiamento avvenuto o in corso e dal quale poi ripartire con rinnovato vigore... tieni presente che poi, a volte si scrive una canzone in meno di un paio d’ore… a volte anche più di una canzone. È importante però essere in sintonia col tempo che si sta vivendo… così come con i propri ritmi interiori. Ricordo di essere stato mesi senza scrivere; e poi improvvisamente di essere stato preso dalla smania di farlo, e in pochi giorni aver dato alla luce diverse canzoni…
Quand’è che la musica diventa inquietante? Forse solo quando ci si prende troppo sul serio…!
Sei stato mai tentato di dare prova del tuo talento in un reality? Sì, almeno due o tre volte sono stato tentato da Xfactor, brrrrrrrrrrrr… sensibilizzato magari da qualche amico che mi suggeriva di provarci, o anche contattato da qualche membro dell’organizzazione del programma… non nascondo che, almeno una volta, ci ho pensato seriamente… in realtà mi sono sempre ritenuto poco appetibile televisivamente, non credo proprio di avere la stoffa di quello che “buca lo schermo”, come si dice in gergo: canto perché scrivo, e scrivo perché non ne so fare a meno. Avere la conferma che questo mio “piccolo bug” riusciva a raggiungere la sensibilità di altri cuori, insieme al piacere fine a sé stesso di eseguire dal vivo quello che mettevo prima su carta, è stato il motivo per cui ho iniziato ad esibirmi in pubblico, ed è lo stesso motivo per cui continuo a farlo. Questo è quanto.
Vivi all’interno di un nucleo familiare? Se sì, come si sta? Col cuore ci si attacca o ci si stacca da terra? Un nucleo familiare sano ti porterà sempre e comunque a voler volare via lontano, a provare la vera consistenza delle piccole grandi ali che hai ricevuto in dotazione… nel mio caso, ho scoperto, da grande, di aver ricevuto un’ala malata... che non voleva volare… per paura forse, chi lo sa; alla fine si vola via per forza, ci si stacca da terra per non morire. Ho avuto bisogno di un altro nucleo familiare per capirlo… mia figlia ha curato l’ala malata: Il cuore aspetta il volo, sempre.
La memoria ci porterà avanti? Viviamo in un paese senza memoria; la memoria è affidata ai monumenti, ai libri e ai vari messaggi subliminali politici e pubblicitari… e giusto per il piacere di farlo, a questo punto la mia prima (e ultima) citazione: “ti capisco quando dici che rivorresti le tue bambole”; il resto, la vera voce della libertà è affidata ai singoli liberi pensatori… in questo modo non esiste veramente un futuro degno di tale nome… ma per fortuna, ogni tanto qualcuno se ne accorge, magari ci si salverà; magari con una canzone chi può dirlo? Stiamo perdendo le tracce di un qualsivoglia punto interrogativo? Ho ricevuto alla nascita il dono di nutrire dubbi, e di riservare sempre e comunque un piccolo spazio al ragionevole margine d’errore. Spesso mi sento solo. Ho ragione di preoccuparmi? O è solo che non ho capito bene la domanda?
Per fare il cantautore occorre possedere una buona dose d’italianità? Se per italianità intendi il gusto della melodia un po’ romantica e sentimentale, di certo non guasta; e infatti mi pare che anche i cantautori più agguerriti non ne siano esenti. Se intendiamo invece l’ironia e la capacità di sopravvivere a qualsiasi condizione politica e sociale, lamentandosi ma restando a galla, quello forse no… il cantautore ha la possibilità di far “ascoltare” le cose da altri punti di vista; stimolare il pensiero e le sensibilità dei singoli… e la responsabilità di mantenersi in perfetto equilibrio sul suo filo personale.
Nei momenti di crisi, a livello artistico esistono le contrapposizioni? Le contrapposizioni esistono sempre, a livello artistico, anche quando idealmente potrebbe non andare male, figuriamoci in periodi di crisi. È naturale che sia l’artista il quale vive la propria interiorità sì, ma sempre a contatto con la gente, intrattenendo rapporti o conversazioni impostate sulle sensibilità o i sentimenti, senza filtri politici o altro, ad accorgersi per primo di eventuali malcontenti o sofferenze sociali… è anche naturale che artisticamente ci si senta più liberi di esprimere concetti e contrapposizioni forti, gli esempi sono tanti, storici e anche attuali; devo citarne qualcuno? Allora prendo E. Bennato – Uffà Uffà, R. Gaetano – Spendi spandi effendi, e I. Fossati – La crisi. In momenti di crisi cosa si fa? Lo stato prova a far rispettare le regole, l’artista libera il pensiero come sempre…!
Intervista a cura di Vincenzo Calò