Si può fare Arte con fermezza e determinazione, essa può valere un impegno educativo, o è meglio andare sempre a sensazione? Si, si può fare, ma spesso è anche una decisione sofferta, perché, prima di tutto, è un istinto, un bisogno, e se diventa poi Dipendenza e Passione allora non si fanno calcoli e progetti. Farà parte della tua vita. Sicuramente tutto ciò ha un impegno Formativo personale e può educare comunicando e facendo continuare a sperare in qualcosa di vero. Per il resto, le sensazioni e l’intuito sono l’unica possibilità per l’emozioni.
Preferite spendere o risparmiare il generico? Se non si spende è inutile risparmiare.
Credete che ci stiamo avvicinando al punto di meritare una condanna unanime a cosa? Alla rassegnazione che abbiamo davanti alle imposizioni dei governanti europei e nazionali.
Aprite la finestra e…? Respiro, spero che ci sia il Sole.
Vi si riconosce sul palco a effetto immediato? Beh, questo non lo sappiamo. Basta che l’effetto sia vero e forte.
Su cosa state a discutere principalmente in sala registrazione? Su cose secondarie alla natura delle canzoni. Comunque, dopo tutto, comprese le discussioni, vince la Reazione !
Siete certi della qualità del vostro pubblico? Se sono venuti a sentirci suoniamo per loro e diamo il massimo.
Vi sentite seguiti? Né seguiti, né perseguitati. Siamo felici quando le persone ci danno una possibilità, ci ascoltano e comprendono la nostra musica… solo questo.
Cosa succede prima e dopo una vostra esibizione? La cosa migliore del Prima di solito è la cena insieme, la cosa peggiore del Dopo è caricare gli amplificatori in macchina. L’affetto degli amici ci aiuta sempre Prima e Dopo.
Mai avuto problemi con i diritti d’autore, basta avere un’etichetta discografica? Quali Diritti ?!?
Cosa consigliate in tal senso a chi è agl’inizi? Godeteveli… il resto è da scoprire.
Le famiglie vi supportano? Sempre. Sempre. Sempre.
Grazie dell’intervista. A presto!
Intervista a cura di Vincenzo Calò
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