martedì 3 settembre 2024

JIM JARMUSH – ONLY LOVERS LEFT ALIVE

 JIM JARMUSH – ONLY LOVERS LEFT ALIVE (2013)     durata: 123 min

Intessitura musicale, citazioni cinematografiche e letterarie, critica politica e sociale, romanticismo noir, suicidio, immortalità. Se riuscite a immaginare un film che li contenga tutti, con l’intramontabile talento ironico e sornione di Jim Jarmush, allora avete immaginato il suo ultimo capolavoro, ‘Only Lovers Left Alive’, del 2013. Solo gli amanti sopravvivono…non fatevi ingannare dal titolo. La storia è quella di due vampiri, Adam e Eve (Tom Hiddleston e Tilda Swinton) , immortali, che però hanno abbandonato il classico assalto al collo per dedicarsi a un modo di rifornirsi molto più elegante e classy, ovvero corrompere medici, farmacisti e chi di dovere per ottenere litrazzi di sangue umano già imbottigliato. I due, però, non vivono insieme (immaginateli uno affianco all’altra durante tutta la storia dell’uomo… ). Adam vive a Detroit, decadente e opprimente, dove il Michigan Teatre diventa un parcheggio dalle volte stupende ma in rovina, e dove si dice che Henry Ford abbia presentato il primo modello di una sua macchina…Il vampiro è un musicista, e l’unico zombie (essere umano, come viene definito dai vampiri) con cui sembra avere una sorta di legame è Ian, un ragazzo innocuo. Eve vive invece a Tangeri, dove può leggere libri in tutte le lingue del mondo semplicemente passandoci sopra il dito (gli esami universitari, per questa donna, sarebbero barzellette, in pratica), e sfoggiare look sempre impeccabili mentre si rifornisce di sangue grazie al suo amico vampiro Christopher Marlowe(John Hurt), cosa che invece Adam fa recandosi da un medico in ospedale, e presentandosi ogni volta con il nominativo ‘Doctor Faustus’ , mentre poi il dottore lo chiama , scherzando, anche ‘Dottor Caligari’ e ‘Dottor Stranamore’. Quando prenotano dei voli, invece, perché sì, sono vampiri ma non pipistrelli, e in quanto tali non volano o non si teletrasportano…lo fanno sempre con nomi emblematici, altre citazioni sparse qua e là, come ad esempio ‘Stephen Dedalus’ (protagonista dell’Ulisse e di Il ritratto dell’artista da giovane di James Joyce)oppure ‘Fibonacci’. Insomma,inizialmente essere un vampiro sembra avere solo pro, con l’unico contro di doversi rifornire di sangue periodicamente. Sembra essere una grande figata. Una montagna di sapere, una montagna di ricordi, di conoscenze importanti e di spirito critico e cinico verso l’umanità, che vista dai loro occhi e raccontata da loro, assume tutta la stupidità di cui è degna, la pigrizia mentale e l’autodistruzione fisiologica che ne consegue. Quando Adam chiede a Eve, in una delle loro elucubrazioni random, ‘sono arrivati a farsi la guerra per l’acqua?’ e Eve risponde, ‘no , sono ancora al petrolio…si svegliano ancora troppo tardi’, si ha una sintesi di quello spirito. Tutto questo carico, strati su strati di reminiscenze, inizia ad appesantire la mente di Adam, che già di suo non è una persona allegrissima, e persino con tutti i litri di sangue che si scola si sente sempre più morto, finchè non lo raggiunge Eve e il film prende un’altra piega (che non dirò…). Jarmush come sempre mette la musica in primo piano, con una colonna sonora preziosa e azzeccata, che va da Wanda Jackson ai Black Rebel Motorcycle Club passando per i White Hills (presenti anche nel film),e una collaborazione con gli Sqürl di Josef Van Wissem, ormai fratello artistico di Jarmush per quanto riguarda le colonne sonore. A proposito di musica e di, se così vogliamo chiamarle,frecciatine, un'altra piccola citazione, stavolta di Adam. Quando ascolta per la prima volta una donna, Jasmine Hamdan, cantare in un locale a Tangeri, si innamora della sua voce e dice a Eve: ‘questa ragazza è fantastica’ e lei commenta: ‘è libanese,sono sicura che diventerà famosa’…ma lui risponde cinico, ‘io spero di no:è troppo brava per esserlo’. Molti potrebbero pensare ai film come Only Lovers Left Alive come a dei collage dei gusti personali del regista, con le sue fissazioni musicali e col suo mood elegantemente noir. Ma anche nelle citazioni, nei riferimenti, anche nel ritagliare e assemblare i pezzi del suo collage Jarmush ha espresso se’ stesso in ciò che ha voluto citare, in ciò che ha voluto scegliere, come hanno fatto Adam e Eve nell’ultima scena e come avevano già fatto per arrivare a sopravvivere: perché, infatti, immaginando le loro millenarie esperienze e tra innumerevoli possibilità, quei due avevano scelto di diventare lui un musicista noise e nostalgico e lei una cultrice dello spirito pseudo hippie?

Annachiara Innocenzio

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